La rassegna
stampa di Oblique è uno sguardo trasversale, parziale, incompiuto
tra le pagine di quotidiani e periodici. Ogni quindici giorni Oblique
seleziona,
taglia, raggruppa, ricopia. E ripubblica.
Volete pubblicare un vostro contributo narrativo inedito? Leggete qui.
1-31 dicembre: “Niente è meglio di un rifiuto”. Gian Carlo Ferretti
1-30 novembre: “Il dolore degli altri richiedeva un andamento morbido, quasi sospeso”. Emmanuel Carrère
1-30 ottobre: “Del resto è morta una civiltà letteraria, un’editoria, un mondo”. Aldo Busi
1-30 settembre: “Il nostro lavoro non è solo consigliare ma sconsigliare”. Gérard Collard, libraio
1-30 agosto: “La dimensione economica implosa si è mangiata tutta la vita”. Antonio Moresco
1-31 luglio: “Credete veramente che sopravviveremo?”. Marino Buzzi, libraio
1-30 giugno: “Quello che io scrivo sono metafore. Sono uno scrittore di metafore”. Ray Bradbury
1-31 maggio: “L’editoria è l’unico settore che ha risposto a una diminuzione della domanda con un aumento dell’offerta” Jérôme Lindon
1-30 aprile: “A un giovane di questo tipo, attivo, istruito e impegnato, di leggere un libro viene meno la necessità” Marino Sinibaldi
1-31 marzo: “Più che decrescere, alcuni editori potrebbero tranquillamente abolirsi”. Roberto Calasso
1-29 febbraio: “E fare bene qualsiasi lavoro, anche un sottotitolo”. Paolo De Benedetti
1-31 gennaio: “Ma ci hai mai pensato ai figli dei ferrovieri?”. Vincenzo Consolo
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