La rassegna
stampa di Oblique è uno sguardo trasversale, parziale, incompiuto
tra le pagine di quotidiani e periodici. Ogni quindici giorni Oblique
seleziona,
taglia, raggruppa, ricopia. E ripubblica.
Volete pubblicare un vostro contributo narrativo inedito? Leggete qui.
1-31 dicembre: “…quanto risulta importante per te che una storia esista?”. Severino Cesari
1-30 novembre: “Non è lo stesso romanziere un eterno cornuto?”. Howard Jakobson
1-31 ottobre: “Salvare le librerie è ormai un atto umanitario”. Mario Guida, libraio
1-30 settembre: “Vorrei anche scrivere una biografia di Baudelaire, ma non ho trovato un editore americano che sappia chi sia”.
Edmund White
1-31 agosto: “Potrei stare in qualsiasi posto del mondo:
dove faccio delle cose, lì sto bene”.
Nanni Balestrini
1-31 luglio: “Un paese civile si giudica dalle scuole e dalle carceri.
Ognuno può valutare il grado di civiltà del nostro”. Roberto Santachiara
1-30 giugno: “L’editoria assomiglia a un fossile e questo mi preoccupa”. Domenico Procacci
1-31 maggio: “Legavamo la qualità del romanzo alla sua il leggibilità”. Angelo Guglielmi a proposito del Gruppo 63
1-30 aprile: “Mi spaventano le persone sicure di ciò che dicono, che parlano di politica, di economia, di letteratura imponendoti cosa occorre o non occorre fare. Mi tengo alla larga dai gestori della verità”. Carlo Fruttero
1-31 marzo:“Chiedo perdono per le mie mancanze come amico”. J.D. Salinger
1-28 febbraio: “Se questa storia non ti spezza il cuore è perché non ce l’hai. Scrivere un libro così mi ha distrutto”. James Ellroy
1-31 gennaio: “L’unica influenza che io abbia mai avuto sono io stesso”. Edward Hopper
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