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Gog, gog, gog   Nutrimenti editore
   

Gog è pop letteratura italiana e straniera che scavalca miti personaggi confini—


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Gog è una collana pop di narrativa internazionale che si propone di compiere la stessa operazione che fece Andy Warhol con le Factory: intercettare icone, miti, personaggi, storie esemplari, mode, e trasporli, reinterpretarli, trasfigurarli sull’altare del romanzo. Gordon Lish, l’uomo che riscriveva Carver e che in fondo è il vero padre del minimalismo, gli ultimi mesi di vita di Verlaine visti da un bambino, le madonne nere, l’ossessione per Madame Bovary che diventa una tortura e uno strumento conoscitivo e molto altro. Le parole chiave di Gog sono: pop, commistione, metamorfosi, rispetto irriverente.
Gog è una ventata d’aria fresca nel panorama editoriale italiano: i libri espanderanno i loro confini e parleranno tra loro.
In Gog troveranno spazio anche autori italiani esordienti. Copertine e interni saranno illustrati da giovani artisti selezionati da Pablo Echaurren.

*

I Gog:
1. Gordon Lish, Caro signor Capote
2. Simona Dolce, Madonne nere
3. Jean Teulé, O Verlaine!
4. Claro, Madman Bovary
5. Mathias Énard, Breviario per aspiranti terroristi
6. Paolo Piccirillo, Zoo col semaforo (gennaio 2010)
7. Giuseppe Schillaci, L’anno delle ceneri (aprile 2010)
8. Éric Fottorino, Baci da cinema (maggio 2010)
9. Jean Teulé, Rainbow per Rimbaud (febbraio 2011)
10. Claro, Carne elettrica (aprile 2011)

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Gog è una collezione di libri di narrativa in cui trovano spazio anche autori italiani esordienti ed esorditi. Per narrativa intendiamo qualunque cosa si legga come un romanzo.
Gog è una collana pop, perché Gog è pop, di libri di investigazione del reale e dell’immaginario: icone, miti reinterpretati e analizzati, distrutti e impalati o il nulla portato a paradigma, una collezione di confini e di sconfini.
Gog è manifesto di qualcosa o manifestazione, descrizione, presa di coscienza o indagine. Il risultato dell’indagine è temporaneo, indefinito, definitivo.
Lo stile è importante ma la forza di questi libri deve essere ciò che rappresentano, ciò che hanno da dire, ciò che filtra e sedimenta. E tutto questo è di per sé indefinibile. La connotazione della collana sarà chiara con il dispiegamento delle pagine.
Se fossero quadri diremmo: Bacon, Gnoli, Gilbert&George, Caravaggio, Bosch, Basquiat, Tiepolo, Sughi eccetera. Se fossero dischi diremmo: Tommy degli Who, Ok Computer dei Radiohead, Exposure di Robert Fripp, Koyaanisqatsi di Philip Glass, St Pepper Lonely Heart Club Band dei Beatles, Homogenic di Bjork, Kind of Blue di Miles Davis eccetera.
Se fosse un film diremmo: Trainspotting di Danny Boyle, Memento di Christopher Nolan, Il ventre dell’architetto di Peter Greenaway, Il posto delle fragole di Ingmar Bergman, Dolls di Takeshi Kitano eccetera.
È certo però che:
Gog contrariamente a Greenwich segue i libri più degli autori.
Gog è anche inutile, come ogni pop.
Gog è popular.
I libri Gog parlano tra loro.



 

Altri materiali
- La rassegna stampa di Gog
- Il progetto grafico di Gog
- Gog (Libri Come 2010, presentazione)
- Il concorso per illustrare le copertine di Gog. Bando. Vincitori
- La mostra dei lavori del concorso
- Invio di manoscritti
- Gog tour

 

 

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