Anna Burns
Amelia
Keller editore
traduzione di Elvira Grassi
Vincitore del Winifred Holtby Memorial Prize
Short list all’Orange Prize
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“Ci sarebbero stati bombardamenti e sparatorie e combattimenti corpo a corpo e se non si fossero trovati un altro posto dove andare, se non fossero fuggiti lontano da Ardoyne, l’unica alternativa possibile sarebbe stata quella di bruciare nei loro letti.”
È un giovedì pomeriggio del 1969 quando i Troubles scoppiano nel quartiere operaio e cattolico di Ardoyne, Belfast. La famiglia Lovett si barrica in casa: Amelia e Lizzie, le figlie più piccole, si nascondono sotto il tavolo con il cane, mentre la madre, la zia e Mick, il fratello maggiore, proteggono la casa. I Troubles scuotono l’Irlanda e disintegrano un’intera comunità: il cugino James diventa un nemico soltanto perché inglese, l’Ira si insinua nei conflitti familiari, i giovani perdono anzitempo l’innocenza e diventano giustizieri e picchiatori.
Amelia segue l’omonima protagonista nel suo turbolento percorso di crescita, dall’infanzia, passata in casa a giocare col suo scrigno dei tesori, a un’adolescenza tutt’altro che normale. Quello di Amelia è un viaggio in un mondo segnato dalla repressione e dalla sopraffazione in cui lei non si riconosce più, e così sfoga il proprio disagio sull’unica cosa di cui ha il controllo, il corpo, ma ben presto tutto verrà messo a dura prova…
In questo esordio dall’umorismo cupo, Anna Burns – vincitrice con Milkman del prestigioso Booker Prize – traccia un ruvido ritratto della fragilità di Amelia, e la guerra civile non è che una metafora della sua condizione fisica, della sua inadeguatezza per essere così delicata e sensibile in un mondo tanto brutale. Anna Burns è certamente una delle voci più originali e potenti di questi anni.
Anna Burns è nata a Belfast nel 1962 ed è cresciuta nel quartiere cattolico di Ardoyne durante il periodo più caldo del conflitto tra cattolici e protestanti. Con Milkman (Keller 2019) ha vinto il Booker Prize 2018, il National Book Critics Circle Award, l’Orwell Prize for Political Fiction e l’International Dublin Literary Award 2020. Dal 2021 è membro della Royal Society of Literature. Amelia è il suo romanzo d’esordio con cui si è aggiudicata il Winifred Holtby Memorial Prize 2001 ed è entrata nella short list dell’Orange Prize 2002. Ha scritto anche il romanzo Little Constructions (2007) e la novella Mostly Hero (2014). Nel 2024 ha vinto il Lee Hochul Literary Prize for Peace.
“Anna Burns eccelle nell’evocare l’assurdo ecosistema che si crea durante un conflitto prolungato.
L’autrice è un talento formidabile.”
The Guardian
“Forte e convincente. Fresco, originale, attraversato da energia e drammaticità fin dall’inizio.
[…] C’è una potente vena di commedia nera nella prosa della Burns, che non ha paura di
sperimentare.”
The Times
“Una prosa vivida, scioccante, implacabile.”
The Irish Times
“L’uso della lingua è sbalorditivo, potente e controllato.”
The Daily Telegraph
“Meraviglioso, scioccante, commovente, evocativo.”
Daily Mail
“Burns non sussulta mai una volta né perde il controllo del suo materiale narrativo in questo
racconto mordace, ironico e spietato sulla perdita dell’innocenza, per una ragazza e il suo
paese.”
Kirkus Reviews
Dicono in Italia di Amelia:
- Claudio Moretti, Instagram, 30 novembre 2024;
- Joanne Ahern, Internazionale, 15 novembre 2024;
- Libreria Biblion, YouTube (27m18s), 31 ottobre 2024;
- Libreria Atlantide, Facebook, 30 ottobre 2024;
- Stefano Fiani, Robinson, 27 ottobre 2024
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