Oblique è un modo di essere, di comportarsi, di rapportarsi con la fenomenologia della realtà.

Oblique è una cattedrale gotica, è come ogni libro dovrebbe essere, lama, pugno calcio martello, una sciarpa, il compasso, la fede, la proporzione in equilibrio con la percezione nell’instabile verità che dura poco più di un attimo. Ci piacciono le verità che stancano il tempo, quelle che migliorano invecchiando, quelle che pur non cristallizzate lasciano una traccia distinguibile.

Oblique è un autentico retablo della coscienza, una macchina infernale, odio e amore per la tecnologia, curiosità e dedizione incessante, il grido che ti rimane impresso per sempre, il sapore del tuo piatto preferito. Oblique è una scelta senza ritorno perché, per noi, è l’unico e autentico modo per dimostrare l’amore per il sapere e la divulgazione.

Al rogo i libri orribili e insulsi – autentica offesa alla società –, emarginate chi i libri li fa a pagamento, chi, in libreria, si sofferma solo davanti alle monumentali torri da classifica, chi i libri li tira fuori solo per far soldi, per farsi bello con gli amici e per collezionare recensioni. Meglio scovar un testo tra cumuli polverosi, vecchi scaffali di antiquari di paese, soffitte dimenticate, le parole sincere di un amico. Demolite le librerie stanche di tomi patinati mai letti, di brossure intonse, d’edizioni di figura. Meglio le espressioni ruvide, le scintille dell’ingegno, il confronto serrato, qualsiasi scambio d’opinione.

E allora entrate nella nostra cattedrale, divertitevi a scoprire le corrispondenze, i richiami, gli incantesimi.
Unitevi al nostro laboratorio sperimentale, siate innesco e carburante––











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