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Giorgio Vasta è nato a Palermo il 12 marzo 1970. Dal 1996 al 1998 ha frequentato il Master in Tecniche della Narrazione presso la Scuola Holden di Torino, dove si è diplomato conseguendo la borsa di studio per merito. Tra il 1998 e il 1999 ha collaborato come editor con la casa editrice Einaudi occupandosi di narrativa e di saggistica.
Dal 1998 collabora con la Scuola Holden in qualità di docente tenendo lezioni e laboratori di scrittura a Torino, in giro per l’Italia e all’estero. Dal 1999 è stato prima curatore e poi direttore della collana di saggistica Holden Maps, realizzata dalla Scuola Holden in collaborazione con la casa editrice Bur. Per Bur è anche consulente editoriale e editor. È stato redattore internet e responsabile dei contenuti della didattica on line per Holdenlab, il portale della narrazione (www.holdenlab.it). Collabora con riviste letterarie e cinematografiche, cartacee e su internet, e fa parte della redazione di Nazione Indiana (www.nazioneindiana.com).
Nel 2001 ha fondato la società di scritture Zerouno (www.zerounoscritture.it), per la quale è stato responsabile delle Scritture di idee (ossia della consulenza e della progettazione di contenuti) e con la quale ha svolto un lavoro di consulenza per la Global Magazine della Disney Italia. Fa parte del comitato organizzatore della manifestazione interfedi Torino Spiritualità. Domande a Dio, domande agli uomini e del comitato scientifico del festival letterario di Cuneo, Scrittorincittà. Nel marzo del 2004 ha curato il convegno Embrioni e Trame. Lezioni aperte tra scienza e narrazione. Ha inoltre ideato e coordinato Il Lavoro Capovolto. Racconti dall’Italia che (non) lavora, ciclo di incontri sulla narrazione del lavoro organizzato a Verona nella primavera del 2005 ed è anche ideatore e curatore di Fictionscape. Produzione, scrittura e pubblico della narrazione televisiva, organizzato con la Scuola Holden.
Ha collaborato come editorialista alla trasmissione radiofonica Atlantis, in onda su Radio 2 Rai. Attualmente insegna Tecniche di Scrittura, Tecniche di Narrazione e Generi letterari presso l’Istituto Europeo di Design di Torino. Nel 2006 ha curato l’antologia di racconti Deandreide. Storie e personaggi di Fabrizio De André in quattordici racconti di scrittori italiani (Bur 2006) ed è ideatore e coautore di NIC. Narrazioni In Corso. Laboratorio a fumetti sul raccontare storie (Holden Maps/Bur 2005). Un suo intervento, “BerluSpinning”, è stato pubblicato nell’antologia Best Off 2006 di mimimum fax. Nel 2008 ha curato per Fandango, insieme a Matteo B. Bianchi, Il dizionario affettivo. A ottobre 2008 è uscito il suo romanzo d’esordio, Il tempo materiale, edito da minimum fax.
Successivamente ha pubblicato Spaesamento (Laterza, 2010), Presente (Einaudi, 2012), Absolutely Nothing. Storie e sparizioni nei deserti americani (Quodlibet, 2016) e Tre orfani (Casagrande, 2021). Ha lavorato come sceneggiatore insieme a Emma Dante (Via Castellana Bandiera e Le sorelle Macaluso). Dal 2018 è il direttore creativo di Book Pride, la fiera dell’editoria indipendente di Milano e Genova organizzata da Odei.

Materiali
- Martina Neglia (intervista), lindipendente.it, 15 marzo 2019;
- Intervista (Festival della mente), youtube.com, 3 settembre 2016.


Giudizi degli allievi

  1. Lezione molto interessante. Vasta è professionale ma anche divertente: giusto connubio;
    Bellissimo intervento. Grazie agli esempi pratici sono riuscita a capire come intervenire sul testo, quali sono gli errori più comuni, come individuarli e come correggerli. Non poteva mancare una lezione impostata così sull’editing. Per me una delle migliori;
  2. Giorgio Vasta ha fatto una buona lezione, forse un po’ troppo da scuola di scrittura e insomma gli Esercizi di stile di Queneau avrebbero avuto bisogno di più tempo…;
  3. Affascinante il suo modo di spiegare, ottimo docente. Lezione efficace e intensa;
  4. Lezione fra le più interessanti. Preparato e bravo. Una lezione da ricordare;
  5. Entusiasta. Forse la lezione più bella; riesce a coinvolgere e ad appassionare, sia per gli argomenti trattati sia per il suo modo di esprimersi, chiaro e diretto;
  6. Penso che mi servirebbero altre due o tre sue lezioni. L’idea di asciugare un testo è una delle più pressanti, al momento, nella mia testa.

 




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