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Luca Scarlini è nato a Firenze nel 1966, si occupa di drammaturgia contemporanea e di letteratura comparata. Ha realizzato per Stampa Alternativa due Millelire dedicati alla Beat Generation (Beat City Blues e Abbasso i capelloni), ha curato la riedizione di La penultima moda di Alfredo Panzini (Raffaelli) e insieme a Fulvio Paloscia ha firmato Star Trash (Castelvecchi), Mode (Adn Kronos) e Il mondo dei fan club (Adn Kronos). Ampia la sua opera in campo teatrale: spicca in particolare la traduzione dall’inglese di Medea di Robinson Jeffers nella collana I greci nostri contemporanei, dedicata alle riscritture contemporanee della mitologia classica, da lui diretta per la casa editrice Aletheia di Firenze.
Come storico dello spettacolo, attività che svolge come professore free-lance in varie università europee (tra cui Ginevra), ha pubblicato Un altro giorno felice. La fortuna dell’opera teatrale di Samuel Beckett in Italia edito da Maschietto & Mugolino, Lo sguardo selvaggio: cinema e televisione di Samuel Beckett edito da Quaderni del Battello Ebbro, saggi su Alberto Arbasino e Primo Levi nella rivista-libro Riga edita da Marcos y Marcos. Ha curato l’edizione italiana di Tutto il teatro di Sarah Kane e di Pittura su legno di Ingmar Bergman, entrambi usciti per Einaudi. Ha tradotto in ambito teatrale Lazy Brien di Gregoty Motton, Possibilities di Howard Barker, Turisti e soldatini di Wole Soyinka e in collaborazione con Barbara Nativi Sparkleshark di Philip Ridley, After Juliet di Sharman Macdonald, L’esame di Andy Hamilton.
Si occupa inoltre dell’opera di Giorgio Manganelli di cui ha curato le edizioni di Il delitto rende ma non abbastanza (Comix), Solo il mio corpo è reale (Quaderni di Via del Vento), De America (Marcos y Marcos) e per Einaudi (Collezione di Teatro, di cui Scarlini è collaboratore stabile) la pubblicazione delle traduzioni di Manganelli di La Duchessa di Amalfi di John Webster e di Manfredi di George Gordon Byron; ha curato un’antologia degli scritti di spettacolo (recensioni e saggi) sempre di Manganelli intitolata Cerimonie e artifici uscita presso Oedipus, mentre è uscito di recente Il personaggio da Archinto che inaugura la collana di tutti i testi teatrali.
Tra gli ultimi lavori, la traduzione di L’età dell’oro di Gore Vidal (Fazi, 2001), il volume Shakespeare & Shakespeare dedicato alle riscritture shakespeariane pubblicato da Marsilio, la traduzione di Sherlock Holmes e i tranelli della logica di Colin Bruce (Cortina) e i saggi La musa inquietante. Il computer nell’immaginario (Cortina) e Equivoci e miraggi, recentemente uscito da Rizzoli. Ha tradotto in inglese per Faber & Faber la pièce Noccioline di Fausto Paravidino pubblicato nel volume collettivo Connections.
Lavora per l’Archivio Contemporaneo del Gabinetto Vieusseux per cui ha curato, tra l’altro, la mostra sul Fondo teatrale Proclemer presentata al Teatro della Pergola di Firenze nel 1998 e quella sul Fondo Bucciolini presentata nel 1999.
Insegna tecniche narrative presso la Scuola Holden di Torino e collabora con numerose istituzioni teatrali italiane, tra cui il Festival Intercity di Sesto Fiorentino, la Biennale di Venezia e, all’estero, con il progetto Connections del National Theatre di Londra e con il Festival Lift. Collabora inoltre con il Teatro Stabile di Parma, il Festival della Letteratura di Mantova, TTV – Videoteatro di Riccione, Teatri 90, Ravenna Teatro, Link di Bologna, The British Council e il Teatro Regio di Torino. Scrive regolarmente su L’Indice dei libri del mese come recensore di libri di teatro e spettacolo e Alias del manifesto.

Materiali
- Museo Nazionale, Radio 3.



Giudizi degli allievi

  1. Un pozzo di cultura senza fondo. La sua lezione è stata una delle più interessanti, divertenti, coinvolgenti;
  2. Quest’uomo è un genio, sa un sacco di cose, ma parla troppo velocemente! È davvero difficile riuscire a stargli dietro. Nei corsi futuri, secondo me, dovrebbe assolutamente ritornare, anché perché spesso chi è interessato all’editoria deve conoscere anche sommariamente il lavoro del traduttore, spesso sottovalutato;
  3. Oh Luca Scarlini! Scarlini è un poeta, un Dalì, un personaggio che ti ammalia e ti fa innamorare. Di Scarlini non posso che parlare bene;
  4. Bellissima e pratica la sua lezione;
  5. Ho faticato un po’ a seguire il suo ritmo ma poi ho apprezzato moltissimo la sua intelligenza e competenza (Carla);
  6. Lo ammiro per la sua cultura ma il suo modo di porsi è insopportabile;
  7. Colto, intelligente. Interessante la comparazione fra traduzioni diverse;
  8. Personaggio sui generis. Direi che la lezione ha avuto elementi utili ma molte digressioni.




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