Edoardo Nesi è nato a Prato nel 1964. A Prato è cresciuto portando avanti l’azienda tessile della famiglia. Ha pubblicato, tra gli altri, i romanzi Fughe da fermo, Ride con gli angeli, Rebecca e Figli delle stelle, L’età dell’oro, Per sempre tutti per Bompiani. Nel 2011 ha vinto il premio Strega con Storia della mia gente (Bompiani). Ha scritto e diretto il film Fughe da fermo (2001). È traduttore di racconti, saggi, sceneggiature e romanzi di grandi autori come S. King, M. Lowry, Q. Tarantino, ed è l’artefice di una delle più grandi imprese editoriali degli ultimi anni: ha tradotto, infatti, per Fandango Infinite Jest di David F. Wallace (Einaudi, 2006).
Altre opere
Economia sentimentale, La nave di Teseo, 2020
La mia ombra è tua, La nave di Teseo, 2019
L’estate infinita, Bompiani, 2015
Le nostre vite senza ieri, Bompiani, 2012
Materiali
- Redazione (intervista), raiplay.it;
- Pierpaolo Moscatello (intervista), ilrifugiodellircocervo.com, 26 febbraio 2021;
- Raffaella Oliva, RollingStone.
I giudizi degli allievi:
- Purtroppo ho perso gran parte dell’incontro con Nesi ma mi sarebbe piaciuto ascoltarlo, anche perché il suo libro (Storia della mia gente), soprattutto per i contenuti, non è che mi abbia fatto impazzire. Per quel che ho potuto ascoltare mi è sembrato un uomo molto schietto e pragmatico (ma cosa ci si può aspettare da un ex imprenditore pratese?);
- Simpatico e alla mano;
- Un vero professionista. Gli abbiamo portato fortuna;
- Questo scrittore mi è piaciuto assai. Mi sembrava di sentir parlare una persona a me familiare, sia quando leggevo il libro che quando si rivolgeva a noi, durante la presentazione. Molto disponibile al dialogo. I suoi discorsi erano impastati di citazioni e riflessioni sulla creazione artistica; una di queste si riferiva all’originalità, la cosa più preziosa che lo scrittore possa creare. Ancora non ho capito se lui si senta più scrittore o traduttore, perché ci ha raccontato alcuni aneddoti riguardo alla sua traduzione di Infinite Jest che mi hanno colpito – e che hanno colpito anche lui. Deve essere il risultato di entrambe le professioni (Viviana Minervini);
- Non mi è piaciuto il suo libro. È sicuramente una persona interessante e competente nel suo campo (quello imprenditoriale) ma io non lo identifico come un vero scrittore e il suo libro non è per me un vero libro. Non conosco bene il premio Strega, ma mi fa un po’ tristezza pensare che un libro del genere abbia vinto uno dei premi letterari più importanti d’Italia. Molto interessante per quello che racconta, ma in una forma per me autocelebrativa e spesso fine a sé stessa (Mariagiulia Di Piramo);
- Molto meglio di persona che su carta. È stato disponibile, chiaro e mi è sembrato sinceramente appassionato, cosa di cui non ero certo.
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