Michela Murgia è nata in Sardegna, a Cabras, nel 1972. Il 2006 ha segnato il suo esordio in narrativa con Il mondo deve sapere. Romanzo tragicomico di una telefonista precaria (pubblicato da Isbn) che ha ispirato il film Tutta la vita davanti di Paolo Virzì.
Nel 2008 ha pubblicato per Einaudi Viaggio in Sardegna. Undici percorsi nell’isola che non si vede, e nel 2009, sempre per Einaudi, il romanzo Accabadora, tradotto in una trentina di paesi e con cui ha vinto il premio Campiello e il SuperMondello. Del 2011 è Ave Mary (Einaudi), mentre nel 2012 ha pubblicato Presente, scritto con Andrea Bajani, Paolo Nori e Giorgio Vasta, e il racconto lungo L’incontro. È tra gli autori dell’antologia benefica Sei per la Sardegna (Einaudi, 2014) insieme a Francesco Abate, Marcello Fois, Alessandro De Roma, Salvatore Mannuzzu e Paola Soriga, i cui proventi sono andati alla comunità di Bitti, paese sardo danneggiato dall’alluvione del 2013. Nel 2013 ha scritto insieme a Loredana Lipperini il pamphlet L’ho uccisa perché l’amavo: falso! (Laterza) e nel 2016 Futuro Interiore (Einaudi). Nel 2015 ha pubblicato, sempre per Einaudi, il romanzo Chirù. Nel 2019 ha pubblicato Noi siamo tempesta (Salani) e Morgana. Storie di ragazze che tua madre non approverebbe (Mondadori) con Chiara Tagliaferri. Nel 2021 ha pubblicato Stai zitta, e altre nove frasi che non vogliamo sentire più per Einaudi e Morgana. L’uomo ricco sono io con Chiara Tagliaferri per Mondadori.
È stata ospite fissa in programmi radiofonici e televisivi: alle Invasioni barbariche e alla trasmissione Quante storie di Rai 3 curando una rubrica di recensioni letterarie nel 2016-17. Ha condotto Chakra su Rai 3 e Tg Zero su Radio Capital. Dal 2021 cura la rubrica l’Antitaliana dell’Espresso. È autrice teatrale.
Altre opere
L’inferno è una buona memoria. Visioni da “Le nebbie di Avalon” di Marion Zimmer Bradley, Marsilio, 2018
Istruzioni per diventare fascisti, Einaudi, 2018
Noi siamo tempesta, Salani, 2019
Materiali
- Jolanda di Virgilio, Il Libraio, 11 febbraio 2019;
- Francesco Ottonello e Michele Milani, La Balena Bianca, 10 ottobre 2018;
- Edoardo Cavazzuti, officinaletteraria.com, 27 ottobre 2015.
Giudizi degli allievi
- È stato bellissimo poter incontrare Michela Murgia, conoscere la sua storia e quella del libro su cui abbiamo svolto un’esercitazione (Lucrezia Pigini);
- Donna interessante, ancora prima che scrittrice. Sono rimasta affascinata dalla tempra e dalla sua determinazione, nonostante il suo libro, oggetto di una corposa esercitazione, non mi abbia entusiasmato. Persona coinvolgente e disponibile si è raccontata rendendoci partecipe di una piccola porzione di vita. Bellissimo incontro;
- Seria, preparata e molto piena di sé. Una piacevole sorpresa (Lorena Spampinato);
- Prima di Chirù, libro su cui abbiamo lavorato durante il corso, non avevo mai letto nulla di Michela Murgia. Assistere alla sua lezione, dopo aver consegnato il lavoro svolto sul suo testo, mi ha permesso di capire di più la sua scrittura e tutto quello che le ruota intorno. Nel frattempo ho recuperato Accabadora (Federica Guglietta);
- Murgia si è raccontata ed è stato bello ascoltarla. Mi è sembrata una donna di grande intelligenza con una notevole capacità comunicativa (Giulia Porcari);
- Stimolanti le sue considerazioni sulla carriera personale e sul mondo dell’editoria. Una persona cordiale (Andrea Comincini);
- Una donna preparata, sagace e umana. Una lezione coinvolgente; si sono aperti dibattiti interessanti. Una persona che si ascolta con piacere, aperta al confronto e attenta al suo interlocutore (Veronica Abete);
- La lezione della Murgia è stata per me una delle più interessanti e più attese. E devo dire che non mi ha delusa. Una donna forte, di grande profondità, che ci ha reso partecipi del suo percorso professionale e delle sue molte iniziative;
- La lezione è andata molto meglio di quello che mi aspettavo perché la Murgia non si è risparmiata nel raccontare la sua esperienza e nell’esprimere opinioni piuttosto forti sul rapporto tra le case editrici e i social network (Elena Rovigatti);
- Figura molto forte, donna molto determinata, mi ha impressionato molto per la sua statura, sia come artista che come persona.
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