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Monica Pareschi
Monica Pareschi
traduce e lavora come editor di narrativa per le maggiori case editrici. Ha tradotto e curato, tra gli altri, Doris Lessing, James Ballard, Bernard Malamud, Willa Cather, Edith Wharton, Shirley Jackson, Muriel Spark, Jesmyn Ward, Charlotte e Emily Brontë, Christopher Isherwood, Hisham Matar, Paul Auster, Mark Haddon, Claire Keegan, Jean Stafford. Nel 2020, per la sua traduzione di Wuthering Heights, ha vinto il premio internazionale Gregor von Rezzori e il premio Letteraria. Nel 2023 ha vinto il premio Fondazione Capalbio con la traduzione di Piccole cose da nulla di Claire Keegan per Einaudi. Suoi racconti e interventi sono apparsi su diverse testate. È autrice di È di vetro quest’aria, Italic Pequod (Ancona, 2014; premio Renato Fucini 2014, finalista al premio Bergamo 2015, menzione speciale al premio Arturo Loria 2014). Insegna traduzione letteraria all’Università Cattolica e tiene seminari di traduzione letteraria in diverse istituzioni. Nel 2024 ha pubblicato la raccolta di racconti Inverness per Polidoro.
Vive a Milano, con suo figlio.

Intervista
Giuditta legge, Nello studio di Monica Pareschi


Principali opere tradotte
Tom Crewe, Una nuova vita, Einaudi, 2024
Anna Hope, La roccia bianca, Einaudi, 2024
Christopher Isherwood, Christopher e quelli come lui, Adelphi, 2024
Ken Greenhall, Elizabeth, Adelphi, 2024
Deepa Anappara, Djinn Patrol on The Purple line (di prossima pubblicazione presso Einaudi)
Thomas Hardy, Tess of the d’Urbervilles, Rizzoli, 2023
Jean Stafford, Il puma,Adelphi, 2023
Claire Keegan, Un’estate, Einaudi Stile Libero, 2023
Claire Keegan, Piccole cose da nulla,Einaudi Stile Libero, 2023
Emma Cline, L’ospite, Einaudi Stile Libero, 2023
Ayanna Lloyd Banwo, Quando avevamo le ali, Einaudi, 2023
Mark Haddon, La focena, Einaudi, 2020
Jesmyn Ward, La linea del sangue, Nn Editore, 2020
Alice McDermott, L’ora nona, Einaudi Stile Libero, 2019
Robert Coover, “L’ascensore”, in La babysitter e altre storie, Nn Editore, 2019
Emily Brontë, Cime tempestose, Einaudi, 2019
Jesmyn Ward, Canta, spirito, canta, Nn Editore, 2019
Imogen Hermes Gowar, Mrs Hancock e la sirena,Einaudi, 2019
Ayesha Harruna Attah, I cento pozzi di Salaga, marcos y marcos, 2019
Louisa Hall, Vita di un uomo, Mondadori, 2019
Jesmyn Ward, Salvare le ossa, Nn Editore, 2018
Mark Haddon, I ragazzi che se ne andarono di casa in cerca della paura, Einaudi, 2017
Kim Echlin, La vita che non vedi, Einaudi, 2017
Valeria Luiselli, Dimmi come va a finire, La nuova frontiera, 2017
Alice McDermott, Qualcuno, Einaudi Stile Libero, 2016
Kurt Vonnegut, Ivan Chermayeff, Sole luna stella,Topipittori, 2016
Bernard Malamud, Le vite di Dubin, Meridiani Mondadori, 2015
Kevin Barry, Il fiordo di Killary, Adelphi, 2014
Charlotte Brontë, Jane Eyre, Neri Pozza, 2014
Paul Auster, Notizie dall’interno, Einaudi, 2013
F. Scott Fitzgerald, Pomeriggio di uno scrittore, Henry Beyle, 2013
Mark Haddon, La casa rossa, Einaudi, 2012
Hisham Matar, Anatomia di una scomparsa, Einaudi, 2011
Eowin Ivey, La bambina di neve, Einaudi, 2011
Kim Echlin, Il fiume delle cento candele, Einaudi, 2010
Willa Cather, La casa del professore, Neri Pozza, 2009
Doris Lessing, Alfred e Emily, Feltrinelli, 2008
Anatole Broyard, La morte asciutta, a cura di Francesco Rognoni, Rizzoli, 2008
Muriel Spark, I consolatori, Adelphi, 2009
Muriel Spark, La vera Miss Brodie, Adelphi, 2006
Alice McDermott, Dopo tutto questo,Einaudi Stile Libero, 2009
Alice McDermott, Il nostro caro Billy, Einaudi Stile Libero, 2011
Shirley Jackson, L’incubo di Hill House, Adelphi, 2004
Shirley Jackson, Abbiamo sempre vissuto nel castello,Adelphi, 2009
Willa Cather, La nipote di Flaubert,Adelphi, 2005
Willa Cather, Il mio mortale nemico, Adelphi, 2006
Miriam Toews, Un complicato atto d’amore, Adelphi, 2005
Doris Lessing, Le nonne, Feltrinelli, 2004
Julia Whitty, Una testuggine per la regina di Tonga, Adelphiana, 2003
Michel Faber, Il petalo cremisi e il bianco, Einaudi Stile Libero, 2003
Doris Lessing, Il sogno più dolce, Feltrinelli, 2002
J.G. Ballard, Super-Cannes, Feltrinelli, 2000
Patricia Duncker, Lo spazio mortale che ci divide, Neri Pozza, 2003
Margery Kempe, Il libro, con nota di Angelo Morino, Sellerio, 2003
Maggie Estep, Diario di un’idiota emotiva,Einaudi Stile Libero, 1999
Elizabeth von Arnim, Elizabeth a Rügen, Bollati Boringhieri, 1996
James Hogg, Confessioni di un peccatore eletto, Bollati Boringhieri, 1995


Giudizi degli allievi

  1. È stata molto interessante la sua proposta di lavorare su un testo classico, di cui ci ha mostrato tutte le insidie. Anche lei ha sottolineato l’importanza della preparazione, ed è stata generosa nel raccontare il suo modo di lavorare (Federica, edizione on line 2024);
  2. Se il cinema fosse una traduzione, Pareschi ne firmerebbe la regia e io vorrei recitarci. Ricca, postmoderna, unica, le sue lezioni sono retrospettive alla scoperta di prospettive nuove, immersioni in montagna e ascensioni al mare. Oneto è un monumento all’Altrove, Pareschi è un monumento al Qui ed Ora. È il nostro Albergo Italia. Onorato di essere stato suo ospite (Pavel, edizione on line 2024);
  3. Abile e precisa. Potrebbe lasciare spazio a più interventi della classe (Sara Bresciani, edizione on line 2024);
  4. Assistere alle lezioni di Monica Pareschi e sentirla parlare di traduzione è un’esperienza ipnotica, la sua proprietà di linguaggio e la passione per il mestiere riescono sempre a catturare chi ascolta, e così è successo a me anche questa volta. Durante le sue ore abbiamo affrontato la traduzione dei classici, un’impresa difficilissima che, in un qualche modo, Monica ha reso semplice e fattibile anche per noi. Mi ha colpito molto il fatto che, pur dichiarando di non affidarsi ciecamente alla teoria traduttiva, è partita dal concetto di ospitalità di Berman per arrivare a quella che lei ha chiamato Ospitalità reciproca tra lingua e cultura di partenza e lingua e cultura di arrivo. Un’introduzione splendida che mi porterò dietro a lungo! (Sofia Cavazzoni, edizione on line 2024);
  5. Interessantissimo vedere il caso particolare della traduzione di un classico. Bella la riflessione sulla doppia alterità che si incontra in questi casi, di lingua e tempo, che non deve essere azzerata, ma ospitata nella traduzione (Alice, edizione on line 2024);
  6. Pareschi ha risposto a dei grandi dubbi che ho sempre avuto sul come si approccia una traduzione di un testo datato, cercando di restare il più vicino possibile all’originale ma senza estraniare i lettori contemporanei. Mi è piaciuto come ha strutturato la lezione, con riflessioni sulla traduzione come pratica prima, e il lavoro sul testo dopo (Alice Flinta, edizione on line 2024);
  7. Tradurre Thomas Hardy è stata un’esperienza indimenticabile. Provare sulla pelle l’ebrezza di tradurre un autore dell’Ottocento, cercando di dare alla lingua quella patina di lirismo, mantenendo aperto l’orecchio musicale, sentendo il ritmo, la lingua. Durante la lezione di Monica ho appuntato almeno 40 parole appartenenti al lessico alto che non sentivo da troppo tempo, è stato come ascoltare un audiolibro di Fenoglio, mescolato a Montale mescolato a Leopardi. Straordinaria ricchezza lessicale. Incitamento a leggere i classici, la bibbia e Shakespeare che vengono citati da tanti autori. Ha condiviso la teoria dell’ospitalità reciproca, partendo dal fatto che l’ospite ha valenza duplice: conoscere qualcosa di nuovo e riconoscersi nell’alterità (Gioia Franchi, edizione on line 2024);
  8. Professionale, estremamente appassionata e pronta a trasmettere preziosi consigli su come affrontare la traduzione e, in particolar modo, i testi classici. Durante la lezione abbiamo ripercorso la sua traduzione di un testo classico, soffermandoci sulle sue scelte e sul perché. È stata meno interattiva di altre lezioni, ma fondamentale per comprendere il giusto approccio da avere con un testo classico che necessita di una conoscenza molto approfondita sia della lingua di partenza (molto arcaica) sia della lingua di arrivo (Sara Giardini, edizione on line 2024);
  9. In questa lezione credo che uno dei consigli più importanti sia stato quello di cogliere le citazioni indirette, in particolare quelle della Bibbia e Shakespeare, cosa che comporta una ampio raggio di conoscenze, ma che allo stesso tempo sottolinea come la traduzione non sia un lavoro puramente meccanico ma anche creativo (Ada, edizione on line 2024);
  10. Lezione sulla traduzione dei classici stupenda (Virginia, edizione on line 2024);
  11. Mi ha colpito la sua introduzione critica sulla teoria della traduzione. Avendo fatto tanta teoria all’università è stato stimolante sentire un pensiero originale sul concetto un po’ polveroso di ospitalità in traduzione. Vorrei che la sua idea di “ospitalità reciproca” tra testo di partenza e di arrivo guidasse le mie prossime traduzioni. Confrontarsi con un classico per me è stata la sfida più dura del corso, il lavoro di Monica Pareschi è superlativo (Alice Laverda, edizione on line 2024);
  12. Lezione che ho apprezzato molto, non solo per il mio amore per i classici, ma perché credo che abbia arricchito il panorama offerto dal corso che è incentrato perlopiù su letteratura contemporanea (Davide, edizione on line 2024);
  13. Sono rimasta colpita dal modo in cui ha approcciato la traduzione di un classico. Quando si pensa ai classici la prima cosa che ci viene in mente è che si tratti di un testo vecchio scritto in una lingua altrettanto vecchia e magari incomprensibile. Invece, in alcuni casi ha modernizzato il testo per renderlo più godibile, mentre in altri ha mantenuto la distanza temporale servendosi di parole più desuete (Eleonora, edizione on line 2024);
  14. Trovo che lei sia stata la docente migliore da avere per parlare della traduzione di un classico. Insistendo molto sul ruolo che ha il tempo all’interno della traduzione ha affrontato uno dei temi a mio avviso più spinosi, e l’ha fatto in maniera estremamente chiara (Beatrice Rossi, edizione on line 2024);
  15. Con Monica Pareschi ci siamo avvicinati a un classico, che oltre all’alterità linguistica contiene anche quella diacronica. È stato impagabile poter vedere con quali virtuosismi si può e si deve affrontare un testo del genere. Lezione densissima di contenuti, una di quelle che ho preferito di più in assoluto (Elena, edizione on line 2024);
  16. Il testo che ha portato era molto difficile ma è stato sicuramente interessante vedere come la traduttrice si è approcciata ad esso (Noemi, edizione on line 2024).





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