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Giulio Milani è nato a Massa nel 1971 e si è laureato in Storia contemporanea a Pisa. Nel 2003 ha rilevato il marchio Transeuropa, di cui è attualmente direttore responsabile e editor per la narrativa italiana (dirige la collana Narratori delle riserve e ha ideato la collana Wildworld). È stato promotore e coordinatore della collana di coedizioni Indies di Feltrinelli e dello scaffale di tutela della bibliodiversità con librerie.coop. È stato il fondatore della prima libreria on line di qualità, Isbf (Internet Slowbookfarm) nel 2010 e dell’agenzia letteraria Inaudita nel 2011.
Ha scoperto e lanciato diversi scrittori, tra cui Fabio Genovesi, Giuseppe Catozzella, Andrea Tarabbia, Demetrio Paolin, Stefano Amato.
Dopo l’esordio nell’antologia Coda curata da Silvia Ballestra e Giulio Mozzi (1995) e il racconto pubblicato nell’antologia Fifth – Coda II curata da Andrea Demarchi (1997), per Transeuropa ha pubblicato il romanzo La cartoonizzazione dell’Occidente (1999), il saggio sul romanzesco L’arte della scrittura e della caccia col falcone (2005) e ha curato, insieme a Marco Rovelli, l’antologia di nuovi scrittori I persecutori (2007). Sono invece del 2008 la raccolta di testimonianze Mario Rigoni Stern, Hermann Heidegger. Ritorno sul fronte e l’intervista Storia di Mario. Mario Rigoni Stern e il suo mondo. Nel 2009 ha curato l’antologia di esordienti Over-Age. Apocalittici e disappropriati. Nel 2004 ha pubblicato per Baldini&Castoldi il romanzo Gli struggenti (o i kamikaze del desiderio). Ha poi pubblicato La terra bianca (Laterza, 2015), il saggio storico I naufraghi del Don. Gli italiani sul fronte russo 1942-1943 (Laterza, 2017) e La peste e la rivoluzione. Un’analisi storico-politica dell'attuale scenario e un primo vademecum di lotta (Transeuropa, 2021).

Materiali
- Silvia Rosa (intervista), poesiadelnostrotempo.it, 23 febbraio 2021;
- Riccardo de Palo, Il Messaggero, 4 agosto 2019.

 


Giudizi degli allievi

  1. Ho trovato utile capire quale fosse il punto di vista di chi i libri li fa. È la storia di un editore che riesce a vendere libri di poesia di autori vivi, e solo per questo andrebbe ascoltato in religioso silenzio (Giorgio Calandri);
  2. Il sentir parlare un editore è un’esperienza da cui si può solo che imparare. Il fatto che si sia svolta nella prima parte del corso credo sia servita a comprendere meglio le dinamiche e i ruoli all’interno della casa editrice, con tutte le particolarità del caso (Barbara Carancini);
  3. È stato interessante ascoltare cosa accade praticamente all’interno della sua redazione (Serena Tudisco);
  4. Interessante (Linda La Posta);
  5. Utile per capire il lavoro all’interno di una casa editrice medio-piccola;
  6. Sarò sincero: non ci sono particolari momenti della sua lezione che reputo indimenticabili, come invece mi è successo per tutti gli altri ospiti. Mi spiego meglio: coloro che sono venuti a esporci la propria esperienza avevano una personalità coinvolgente, o semplicemente hanno descritto il loro lavoro in modo esaustivo e dettagliato così da riuscire a interessarmi o, addirittura, ad affascinarmi. Con Milani questo non è successo. Probabilmente mi aspettavo maggiore pragmatismo, che ci descrivesse quali sono i processi che caratterizzano la lavorazione di un libro in Transeuropa, come scelgono i collaboratori, come promuovono le pubblicazioni (Giulio Mereu);
  7. La lezione di Milani è stata interessante, una testimonianza concreta di ciò che significa fare l’editore. Ci ha permesso di capire ulteriormente quanto questo lavoro richieda impegno e tenacia, soprattutto se si opera fuori dai grossi gruppi editoriali e si sceglie di puntare sullo scouting;
  8. Colto e preparato. Un accentratore, un one man show in grado di solleticare la fantasia del suo pubblico (Silvia Casini);
  9. La nostra prima lezione con un docente esterno. Non mi sono persa una parola, è stata davvero interessante e Milani è stato bravissimo nello spiegarci come funziona una casa editrice. Ho apprezzato molto la sua devozione a questo lavoro quando ci ha raccontato la sua storia e le difficoltà che ha incontrato (Chiara Fioravanti);
  10. Un editore giovane che crede fermamente in quello che fa e che è riuscito a trasmettere anche parte della sua passione. Un po’ triste la narrazione del passaggio di consegne tra il vecchio editore e il nuovo di Transeuropa;
  11. Lezione istruttiva sul funzionamento della casa editrice, ha dato molti spunti e ci ha regalato la testimonianza appassionata del suo percorso in editoria (Roberta De Sillo);
  12. Lucido e pragmatico. Ha raccontato l’esperienza di una casa editrice-azienda che, come tutte le aziende, deve innanzitutto far quadrare i conti (Agnese Ottaviano);



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