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de majo
Cristiano de Majo è nato nel 1975 a Napoli e vive a Milano. Ha partecipato alle antologie di minimum fax Best off (2005) e Voi siete qui (2007). Nel 2007 ha esordito con il racconto lungo Sistema elefante (Punctum). Nel 2008 ha pubblicato con Francesco Longo Vita di Isaia Carter, avatar (Laterza) e con Fabio Viola Italia 2. Viaggio nel paese che abbiamo inventato (minimum fax). Ha scritto reportage e saggi brevi per Internazionale e Diario e ha contribuito al volume The Passenger. Napoli (Iperborea, 2021). Ha pubblicato due romanzi con Ponte alle Grazie: Vita e morte di un giovane impostore scritta da me, il suo miglior amico (2010) e Guarigione (2014). Si occupa della direzione dell’attualità e della cultura e del coordinamento redazionale in qualità di direttore esecutivo di Rivista Studio.



Materiali

- Davide Coppo (intervista), Rivista Studio, 3 novembre 2014.




Giudizio degli allievi

  1. Una bella penna e una bella testa. Non ha peli sulla lingua e non teme il confronto (Francesca Toticchi);
  2. L’ho apprezzato come scrittore, ma l’ho stimato ancora di più quando ho avuto la possibilità di conoscerlo. Una persona sagace, ironica e disponibile (Francesca Romana Bragaglia);
  3. Una bellissima sorpresa. Disponibile e affabile. Aperto al confronto e al dialogo. Disposto a condividere la propria esperienza, a rispondere ad ogni domanda. Un momento privilegiato di vista sul farsi del romanzo (Katia Cappellini);
  4. Disponibile al confronto, è stato un bell’incontro (Massimiliano Borelli);
  5. Non mi era mai capitato di poter parlare con chi ha scritto un libro che ho letto. In particolare, è stato interessante ascoltare il suo punto di vista di scrittore che si relaziona con editor, casa editrice e ufficio stampa;
  6. Umile, interessato ai nostri commenti, paziente e spiritoso. Decisamente sorprendente (Matteo Alfonsi);
  7. Ogni scrittore è un mondo. Cristiano è stato sincero, ci ha messi davanti alla sua scrivania, alle sue carte, ai tempi del suo lavoro. Ci ha mostrato uno dei tanti modi in cui si costruisce un romanzo. La sua dichiarazione di dipendenza dal lavoro l’editor mi ha fatto comprendere meglio questa figura professionale. Dal punto di vista che interessa a me, l’ufficio stampa, ha confermato l’importanza di poter parlare con gli autori per avere una visione limpida della loro opera e maggiori strumenti per valorizzarla e portarla agli altri;
  8. Gli incontri con gli scrittori sono sempre molto entusiasmanti. Quello con De Majo lo è stato anche perché l’autore è stato aperto alle critiche e disponibile ai vari quesiti che gli sono stati posti (Rossella Muratore);
  9. Gli incontri con gli autori sono di solito piuttosto illuminanti, sia in senso positivo che negativo. In questo caso c’è stata la piacevole sorpresa di conoscere un autore molto simpatico. È stato davvero interessante leggere il suo libro e poi avere la possibilità di parlarne insieme;
  10. Un soggetto. Simpatico e soprattutto sincero. Ha letto ogni singolo lavoro di valutazione riguardo il suo libro. Un ragazzo con un grande talento a cui auguro successo e fortuna (Mila Tenaglia);
  11. Interessante e disponibile alle nostre domande (Giada Di Giammarco);
  12. Ho apprezzato la sua disponibilità a mettersi in gioco, qualità sempre più rara di questi tempi. È sempre interessante conoscere direttamente gli autori dei libri che leggiamo. Abbiamo avuto un’occasione privilegiata, ma in realtà situazioni di questo genere (dove l’autore parla di sé e risponde alle domande sulla sua scrittura, cosa che è accaduta con de Majo) si verificano in occasione delle innumerevoli presentazioni di libri (Emanuela D’Alessio);
  13. è stato molto disponibile. Ha parlato con noi del suo libro, ha ascoltato le nostre impressioni sul suo romanzo e anche le critiche che gli sono state rivolte. Ho trovato anche molto interessante il racconto sul suo rapporto con il suo editor. Mi ha fatto pensare che ogni scrittore ha bisogno di essere seguito in modo diverso e personale (Eleonora Rossi);
  14. Una bella chiacchierata con un giovane autore che mi ha decisamente tirato su di morale. Utile;
  15. Un giovane scrittore forse poco abituato a sostenere lezioni frontali: troppe divagazioni e una certa tendenza a sviare dalle questioni inerenti al suo libro (oggetto di una nostra esercitazione). Ma anche una voce critica e una visione schietta del mondo editoriale (Alessandra Pierro);
  16. (Dimostrazione che le idee che mi ero fatta di lui leggendolo non avevano fondamento) Articolato e disponibile. L’aspetto positivo del suo intervento coincide proprio con questo smentire le aspettative.





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