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Maurizia Balmelli
Maurizia Balmelli è nata e cresciuta a Locarno. Ha studiato all’École Lecoq a Parigi e alla Scuola Holden di Torino. Collabora con varie case editrici italiane tra cui Einaudi e Adelphi. Tra gli autori tradotti Cormac McCarthy, Agota Kristof, Emmanuel Carrère, Le Clézio, Jean Echenoz, Aleksandar Hemon, Martin Amis, Yasmina Reza, Noëlle Revaz, Sally Rooney, Mary Gaitskill, Miriam Toews. Ha vinto il Premio Gregor von Rezzori 2010 per la traduzione di Suttree di Cormac McCarthy e il premio Terra Nova 2014 della Fondazione Schiller per la traduzione di Rapport aux bêtes di Noëlle Revaz (Cuore di bestia, Keller).

 
Materiali
- Intervista, giudittalegge, 2021;
- Intervista, ilbolive.unipd.it, 19 febbraio 2020;
- Intervista, semlibri.com;
- Intervista, rivistatradurre.com, 2011.


Giudizi degli allievi

  1. Maurizia Balmelli mi ha fatto comprendere l’importanza della serietà nella ricerca e nello studio, ma anche la bellezza dei lampi di genio (Teresa Bertuzzi – on line coronavirus edition);
  2. Vulcanica. Bravissima nel mettere in luce aspetti della traduzione che, altrimenti, mai avrei preso in considerazione. Dopo la sua lezione sarebbe stato particolarmente utile un confronto sulla revisione; non tanto per la sua severità (apprezzata), quanto perché la revisione della prova mi ha lasciato con tantissime domande aperte e con tanta, tanta curiosità (Maria Vittoria Conte – on line coronavirus edition);
  3. La competenza di Maurizia Balmelli lascia senza parole. Lezione molto interessante e molto interattiva (on line coronavirus edition);
  4. Grande professionista, sembra un po’ un’artista nel suo modo di approcciarsi alla traduzione. Molto disponibile ad accogliere i suggerimenti degli allievi riguardo a scelte alternative per la traduzione trattata (on line coronavirus edition);
  5. Bello vedere un approccio così viscerale alla traduzione. Purtroppo ho avuto un po’ di difficoltà a seguire alcuni ragionamenti, che mi sono sembrati molto istintivi e difficilmente trasmissibili a chi non condivida la stessa sensibilità della traduttrice (Francesco Cristaudo – on line coronavirus edition);
  6. Un “mostro”. Anche lei geniale nel suo modo di approcciare il testo. Già solo la complessità dei tempi verbali del romanzo della Gaitskill con cui abbiamo lavorato ne è la prova. Anche per lei vale il discorso che vorrei leggere altri testi che ha tradotto (partendo magari da Questo è il piacere) (Barbara D’Andò – on line coronavirus edition);
  7. Una testimonianza di valore, tanta professionalità e umiltà. Vedere il suo lavoro in corso e le varie revisioni è stato di grande stimolo (Claudia Sasso – on line coronavirus edition);
  8. Molto brava, lezione apprezzatissima. Mi sono piaciute molto l’onestà e l’apertura con cui ha risposto a dubbi e domande sulla traduzione del testo di Gaitskill. Utilissimi i feedback alle esercitazioni spiegati nel dettaglio (Federica Falzetti – on line coronavirus edition);
  9. Ha trasmesso una enorme passione per il suo lavoro, per l’autrice e il brano che stava traducendo, fra l’altro uno dei più belli. È stata giustamente severa (con tutti, a quanto pare) nel correggere le nostre prove, ma l’ho sinceramente apprezzato perché da ogni errore, accuratamente motivato, ho imparato qualcosa (Giulia De Sensi – on line coronavirus edition);
  10. Conoscevo già Maurizia Balmelli di nome, avevo sentito in diverse occasioni Claudia Tarolo di marcos y marcos tesserne le lodi in qualità di traduttrice (di Miriam Toews nello specifico, ma non solo) e devo dire che nel ruolo di docente sicuramente non è da meno! (on line coronavirus edition);
  11. Grande traduttrice meticolosa e affabile. Con lei abbiamo fatto una lezione sulla sua traduzione di This is the Pleasure di Mary Gaitskill, un racconto su cui abbiamo ragionato a lungo, specialmente sulla gestione dei modi e tempi verbali all’interno di una narrazione. Ci ha sottolineato come sia rilevante: fare attenzione allo stile e al contesto, l’immedesimazione nel lettore, rispettare e capire i salti temporali di una trama (on line coronavirus edition);
  12. La sua lezione è stata la terza dopo ore al pc, eppure è riuscita a tenere alta l’attenzione. Ci ha condiviso le sue prime bozze revisionate, una cosa che fanno in pochissimi, ed è stato davvero istruttivo Abbiamo lavorato su un testo bellissimo, nel quale la difficoltà era proprio fare onore alla lingua della scrittrice. Balmelli è una traduttrice molto raffinata e ha sempre soluzioni azzeccatissime. Vederla lavorare è fantastico, anche se da lì ad acquisire quella finezza il passo non è, come dire, immediato (on line coronavirus edition);
  13. Mi è sembrata molto affabile, simpatica e umile. Avrei però preferito una lezione più strutturata e meno “arrangiata”, cioè meno dipendente dai commenti/domande dei corsisti. Feedback molto accurato ma non mi è sembrato molto costruttivo (Letizia Fusini – on line coronavirus edition);
  14. Probabilmente una dei docenti più particolari avuti durante il corso, ho percepito il suo non proprio amore per l’uso di Zoom come metodo di lezione ma è comunque riuscita a rendere l’incontro molto personale. È stato davvero interessante venire a contatto con il suo metodo di traduzione (Veronica Medolago – on line coronavirus edition);
  15. La lezione di Maurizia Balmelli è stata un esempio di creatività e, in modo positivo, di disordine: il suo metodo di lavoro è molto diverso da quello di altri traduttori che abbiamo conosciuto e ho capito che potrebbe non essere il mio (on line coronavirus edition);
  16. È stata molto disponibile, nonostante non fosse abituata a questa modalità di lezione. Il pezzo era molto complesso, ma avrei preferito che si fosse concentrata subito sui punti critici, in modo tale da riuscire a trattarne il più possibile prima della fine della lezione. È stato comunque molto interessante vedere il suo scambio con il revisore (on line coronavirus edition);
  17. Con tutto il rispetto per gli altri docenti, ma lei è stata la mia preferita. Umanamente squisita, la sua lezione è stata estremamente stimolante e interessante, l’ho adorata (Valentina Nobili – on line coronavirus edition);
  18. Interessante che ci abbia parlato del suo percorso per diventare traduttrice. La parte dedicata allo scritto di Gaitskill mi ha lasciato qualche perplessità, mi è sembrata poco strutturata e non mi ha lasciato molto. Ho apprezzato la precisione nelle correzioni all’esercitazione assegnata, che mi sono state utili (on line coronavirus edition);
  19. Mi è piaciuta tanto. Professionale e umana, veloce, mai scontata, attenta (on line coronavirus edition);
  20. In una costellazione di docenti “metodici”, è stato sicuramente rinfrescante sentire, nella lezione di Balmelli, la freschezza e l’onestà di una traduttrice che, arrivata alla traduzione dall’inglese per vie tutt’altro che convenzionali, pone comunque in primo piano lo “stare attaccati al testo”, al registro, alle scelte dell’autore – in un modo che è tutto suo ma non per questo meno efficace (Francesco Bordoni);
  21. È stato interessante potersi confrontare con questa traduttrice sui generis e con il suo non-metodo, fatto di passione e genialità. La docente mi ha fatto riflettere molto sull’importanza della credibilità dei dialoghi in traduzione (Eleonora Antonini);
  22. Fra tutti gli insegnanti del corso penso la si possa definire sicuramente la più anticonformista ed eccentrica al punto giusto. Da lei ho imparato che ogni traduttore è un mondo a sé e che non esiste un modo giusto e uno sbagliato di lavorare: finché si riesce a fare bene il proprio lavoro il metodo che si adotta è indifferente (Veronica Buonagiunto);
  23. Ho scoperto una professionista che lavora in modo molto diverso dal modo in cui lavoro io, e grazie a lei ho capito che la traduzione non è soltanto rigore e ragionamento, ma che a volte si tratta di libertà di pensiero e di scrittura, pur sempre al servizio del lettore (Valentina Muccichini);
  24. L’elemento “artistico” del corso, il “genio e sregolatezza” della trasposizione linguistica. Meno legata al discorso teorico intorno alla traduzione, Maurizia è stata la prova vivente che la traduzione è anche un fatto personale, è la ricerca della voce dell’autore ma anche di una propria voce – e la sua si è sentita molto bene. Unica pecca il testo su cui si è lavorato, che personalmente non ho apprezzato e che ha risentito del confronto con un autore classico quale Joseph Conrad di cui si era parlato nella lezione immediatamente precedente;
  25. Sicuramente una persona molto esuberante e probabilmente nel suo campo geniale. Forse però è stato meno facile trovare nella sua lezione qualche suggerimento utile ed esportabile in altri contesti. Lei stessa ci ha detto di non avere un metodo;
  26. Con lei abbiamo approfondito tanto la revisione della sua traduzione e il rapporto professionale con il revisore che ci ha messo di fronte i reali passaggi che avvengono prima della pubblicazione di una traduzione. Anche il testo era interessante da tradurre soprattutto per il registro adolescenziale da mantenere (Chiara Maretto);
  27. Il suo approccio insolito alla traduzione, per quanto possa apparire poco metodico, insegna molto sul valore della ricerca del ritmo del testo;
  28. Non ho amato Parlarne tra amici e non sono una entusiasta di Sally Rooney; detto questo, aver avuto la possibilità di vedere il lavoro in progressione di Balmelli è stata un’occasione davvero unica;
  29. L’esatto opposto dello stereotipo del traduttore-topo di biblioteca, ha un approccio alla traduzione spontaneo che si distacca da quello più tradizionale. È riuscita a trasmettere di persona (e su carta) tutta la sua curiosità e positività, tenendo in grande considerazione le nostre soluzioni;
  30. Prescindibile la parte iniziale della lezione (c’era troppa improvvisazione e poca sostanza), più interessante la parte sul testo;
  31. Ho molto apprezzato che Balmelli abbia condiviso con noi la prima bozza di un lavoro in corso: si è trattato di uno strumento utile che, grazie al confronto con la seconda stesura della traduzione, ha permesso di assistere a una fase del processo traduttivo che non viene mostrata spesso apertamente (Vittoria Santantonio);
  32. Si è dimostrata molto umile consegnandoci la prima stesura della sua traduzione non ancora rivista. Mi è piaciuta molto la sincerità con cui ha preso le distanze da certe impostazioni traduttive più inquadrate e rigide, il suo approccio creativo e il suo carisma, i suggerimenti su come utilizzare i dizionari bilingue. La lezione è stata molto vivace, e i nostri commenti e suggerimenti sono stati accolti seriamente, come se provenissero da colleghi suoi pari. Il testo di cui ci siamo occupati a lezione mi ha lasciato qualche perplessità (Alessandra Saracino);
  33. Il suo approccio mi è sembrato molto diverso da quello di quasi tutti gli altri professionisti che abbiamo incontrato e mi ha fatto piacere riscontrare che il mondo della traduzione può essere davvero così vario. L’ho trovata disponibile al confronto, sia per quanto riguarda la traduzione in sé che per quanto riguarda la condivisione della sua esperienza nel mondo della traduzione (Federica Sgubbi).



 






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