Laura Fusconi
I giorni lunghissimi della nostra infanzia
nottetempo
31 marzo 2022
“So già tutto in questo istante, riesco a vedere il contorno della mia vita come quando capitano quelle giornate pazzesche d’inverno e in fondo al cielo lucidissimo si vedono le Alpi.” In due diversi paesi della provincia di Piacenza, nel pieno degli anni novanta, tre bambini vivono e raccontano, ognuno dal proprio punto di vista, una lunghissima giornata. Susanna, Annalia e Matteo incrociano esperienze, storie familiari, dolori. Sono solo bambini, eppure hanno già una perdita e una ferita con cui fare i conti, hanno già conosciuto la rabbia, il senso di impotenza, la commozione e la speranza. Susanna, Annalia e Matteo non si arrendono, cercano di trovare il loro posto in un mondo adulto che non comprendono del tutto, ma che li condiziona.
Dopo il fortunato esordio di Volo di paglia, Laura Fusconi in questo romanzo lirico e teso, condotto con grazia vivace e quieta ferocia, si conferma narratrice di talento, dal timbro e dal tocco unici.
Leggi un estratto
Dicono di I giorni lunghissimi della nostra infanzia
- Luca Fiorentini, L’indice dei libri del mese, marzo 2023;
- Letizia Bognanni, Rumore, agosto 2022;
- Giacomo Giossi, il manifesto, primo luglio 2022;
- Giuditta Casale (intervista), giudittalegge.it, 9 giugno 2022;
- Salvatore Aloïse, Internazionale, 26 maggio 2022;
- Libreria Carta Bianca, Facebook (da 10m4s), 12 maggio 2022;
- Francesco Petronzio (intervista), il nuovo giornale, 5 maggio 2022;
- Lisa Ginzburg, Avvenire, 26 aprile 2022;
- Renato Passerini, ilpiacenza.it, 20 aprile;
- Riccardo Foti, Libertà, 14 aprile 2022;
- Federica Velonà, raicultura.it, 8 aprile 2022;
- Adriano Ercolani, ilfattoquotidiano.it, 8 aprile 2022;
- Marco Carratta, minima&moralia, 5 aprile 2022;
- Ermanno Paccagnini, la Lettura, 3 aprile 2022;
- Laura Fusconi, Domani, 3 aprile 2022;
- Graziano Graziani (intervista), Fahrenheit, 31 marzo 2022;
- Marta Cervino, Marie Claire, marzo 2022.
In evidenza
“Il romanzo restituisce un’idea – generata da un’intuizione poetica – della condizione infantile, e più precisamente del fondamento sentimentale che definisce l’appartenenza all’infanzia.”
Luca Fiorentini, L’indice dei libri del mese, marzo 2023
“Essere bambini fa (quasi sempre) schifo, qualcuno doveva dirlo.”
Letizia Bognanni, Rumore, agosto 2022
“I giorni lunghissimi della nostra infanzia è un racconto nero come lo possono essere le infanzie segnate da rabbia e paura, ma proprio nelle lunghissime e seppure angoscianti giornate cresce lo spazio per un intreccio sorprendente che lega i protagonisti anche all’interno dei tre movimenti narrativi. Un romanzo originale che coglie l’unicità dell’infanzia traducendola in un tempo, gli anni Novanta, rapidamente rimossi spesso per assenza di narrazioni possibili, nonostante la ricchezza di una letteratura italiana che proprio allora ruppe con il passato. Fusconi apre uno squarcio e coglie il tempo fermo e inedito che da adulti non si sa più riconoscere e non si sa più di aver per davvero vissuto.”
Giacomo Giossi, il manifesto, primo luglio 2022
“Una scrittura lieve e scorrevole.”
Salvatore Aloïse, Internazionale, 26 maggio 2022
“I giorni lunghissimi dalla nostra infanzia è romanzo che guida il lettore tra prospettive di visuale assolutamente ‘ad altezza bambino’, nella convinzione, un po’ come recita la frase della poetessa Louise Glück posta in esergo, che ‘guardiamo il mondo una sola volta, da piccoli’.”
Lisa Ginzburg, Avvenire, 26 aprile 2022
“Laura Fusconi, in questo romanzo ben dialogato nella voce dei personaggi espressi con scrittura ora dura e ora evocativa, si conferma narratrice di talento, capace di stimolare la lettura delle pagine fino all’epilogo della narrazione.”
Renato Passerini, ilpiacenza.it, 20 aprile 2022
“Un esercizio filosofico non banale, ovvero il contemplare la ‘nostra’ esistenza con lo sguardo innocente e insieme spietato dell’infanzia, restituito dall’autrice con abile capacità di mimesi psicologica.”
Adriano Ercolani, ilfattoquotidiano.it, 8 aprile 2022
“Un esperimento riuscito.”
Marco Carratta, minima&moralia, 5 aprile 2022
“Una scrittura all’insegna di grazia e freschezza.”
Ermanno Paccagnini, la Lettura, 3 aprile 2022
“Tre voci potenti, tre bambini che raccontano una loro lunga giornata e che ci riportano a sfiorare con la punta delle dita quel territorio complesso che si chiama infanzia.”
Marta Cervino, Marie Claire, marzo 2022
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