Arnold Schönberg
Il 22 maggio 1947 in occasione del conferimento del conferimento del Premio per meriti straordinari da parte dell’Accademia americana delle arti e delle lettere, Arnold Schönberg ha descritto così il suo cinquantennale lavoro di compositore: “Ho l’impressione che mi sopravvalutiate attribuendo a mio merito tutto ciò che ho cercato di attuare durante questi cinquant’anni. Avevo la sensazione di essere caduto in un oceano di acqua bollente, e siccome non sapevo nuotare e trovare una via d’uscita in altro modo, l’ho tentato con le braccia e le gambe alla meglio. Non so che cosa mi abbia potuto salvare; come io non sia finito annegato o cotto. […] Ero caduto in mezzo all’oceano, in un oceano di acqua surriscaldata e mi bruciava non solo la pelle, bruciava anche dentro. E non potevo nuotare. Almeno: non potevo seguire la corrente, potevo solo nuotare controcorrente – che questo potesse salvarmi o meno. […] Forse qualcosa è stato fatto, ma non sono io a meritarne credito. Il merito è dei miei avversari. Sono loro che mi hanno veramente aiutato”.
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