Ade Zeno
Argomenti per l’inferno
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gennaio 2009
Il rapporto di amore e odio tra Franz, ragazzo infermo, e suo padre, che ha deciso di consumare la propria esistenza occupandosi del figlio. Il piccolo appartamento in cui i due sono costretti a convivere, coltivando un legame buio e profondo, è il palcoscenico della dolorosa battaglia. Una ragnatela di segreti e menzogne che hanno radici nel passato oscuro della loro storia. La quotidianità di un amore impossibile eppure fortissimo, un legame indissolubile che si vorrebbe strappare a forza.
Dicono di Argomenti per l’inferno
- Guido Caserza, Il Mattino, 7 agosto 2009;
- Enrico Buonanno, Il Riformista, 26 marzo 2009;
- Andrea Cortellessa, tuttolibri, 21 febbraio 2009;
- Francesco Ruggiero, ilprimoamore.com, 25 febbraio 2009;
- Intervista di Alessandra Casella, youtube.com, febbraio 2009;
- Alfredo Ronci, paradisodegliorchi.com, 2009.
In evidenza
“È raro che un romanzo d’esordio dimostri un talento letterario così indiscutibile come quello che si riscontra in Argomenti per l’inferno del trentenne Ade Zeno. È un intreccio fondato sul paradigma psicanalitico del rapporto padre-figlio, raccontato magistralmente con uno stile asciutto e crudele.”
Guido Caserza, Il Mattino, 7 agosto 2009
“I padri spirituali potrebbero essere sia Kafka che Beckett, ma è proprio su un padre che è anche incentrato questo dialogo grottesco, tessuto sui toni della claustrofobia, della follia, e dell’assurdo domestico. […] Il risultato è un quadro dalle tinte fosche, un piccolo incubo espressionista che Ade Zeno riesce a reggere con uno stile graffiante, ma equilibratissimo.”
Enrico Buonanno, Il Riformista, 26 marzo 2009
“[…] il testo si colora di tinte oniriche: la rigidità catalettica e la coazione a ripetere – come in Beckett o in certo Manganelli – sono infatti primo motore immobile, è il caso di dire, d’una tensione tutta mentale (si faccia caso alla raffinata dialettica fra le battute dette e quelle solo pensate) che concresce, verso la fine, sino a una lancinante visionarietà.”
Andrea Cortellessa, tuttolibri, 21 febbraio 2009
“L’esordio narrativo di Ade Zeno non promette un mondo di buoni. E non promette che non sia il nulla a dannare il mondo da un momento all’altro. Del resto, e preventivamente, un altro mondo lo consegna al lettore. Lo coltiva in ogni pagina con la stessa rabbia e la stessa grazia di un cane randagio che si offre alla luna.”
Francesco Ruggiero, ilprimoamore.com, 25 febbraio 2009
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