Elvis Malaj
Il mare è rotondo
Rizzoli, maggio 2020
Leggi un estratto
Finalista premio Salerno letteratura.
Una storia spiazzante, ironica, esplosiva. Il primo romanzo di Elvis Malaj. Quella tra Ujkan e l’Italia è una relazione complicata. Andarci è sempre stato lo scopo della sua vita, ma il motivo non se lo ricorda più. Quando aveva undici anni aveva provato a raggiungerla mescolandosi ai profughi kosovari, ma sua madre era riuscita a scovarlo un attimo prima che s’imbarcasse. Da allora, tutta la sua esistenza è stata un susseguirsi di tentativi falliti: l’ultima volta non ha fatto neanche in tempo a bagnarsi i piedi. “Non me la sento” ha detto allo scafista incredulo, ed è rimasto sul gommone fino a casa, in Albania. Adesso ha davanti una lunga estate fatta di attesa, lavoretti malpagati e progetti imprenditoriali assurdi insieme ai soliti amici – Sulejman, intento a comporre un romanzo su una vecchia macchina da scrivere piazzata nel cortile, e Gjokë, che si divide tra il bar e il biliardo senza mai togliersi giacca e cravatta. C’è anche Irena, bellezza in bicicletta: Ujkan la insegue, la sogna, la cerca, lei minaccia di sparargli ma poi non spara mai. Mentre l’Italia resta sullo sfondo, raccontata da tutti senza che nessuno abbia davvero voglia di andarci, Elvis Malaj ci trascina in un gioco letterario spassoso e raffinato, in cui tra depistaggi, giri a vuoto e false partenze si diverte a stupire i lettori e li accompagna, con la sua voce originalissima, verso l’inatteso, scoppiettante finale.
“Il mare è rotondo è un romanzo, a suo modo, geniale. L’autore prende tutti gli stereotipi sui connazionali e ce li sbatte in faccia. L’Albania descritta nel romanzo sembra una gabbia di matti: cinici e sensuali, brutali e generosi. Vien voglia di andarci.”
Beppe Severgnini, Corriere della Sera, 5 settembre 2020
Dicono di Il mare è rotondo
- Fabio M. Rocchi, culturificio.org, 12 luglio 2021;
- Ermanno Paccagnini, corriere.it, 28 maggio 2021;
- Lucia Massacesi, webinar dell’Istituto italiano di Cultura di Kiev, 25 maggio 2021;
- Giulia Molinarolo, L’indice dei libri del mese, aprile 2021;
- Giulietta Isola, recensione.blogspot.com, 28 marzo 2021;
- Marco Cantoni, youtube.com, 30 dicembre 2020;
- Redazione, Robinson, 6 dicembre 2020;
- Elisabetta Gatto, caffedeigiornalisti.it, 5 novembre 2020;
- Francesca Rossi, marvinrivista.it, 21 settembre 2020;
- Valentina Marcoli, pulplibri.it, 26 ottobre 2020;
- Davide Turrini e Ilaria Mauri, ilfattoquotidiano.it, 24 ottobre 2020;
- Raffaella Anna Indaco, aldostefanomarino.it, 6 ottobre 2020;
- Redazione, ilrestodelcarlino.it, 25 settembre 2020;
- Alessandro Fogli, romagnapost.it, 20 settembre 2020;
- Annalisa Scarpa (intervista), mangialibri.com, 23 settembre 2020;
- Annalisa Scarpa, mangialibri.com, 23 settembre 2020;
- Fabrizia Gagliardi, flaneri.com, 7 settembre 2020;
- Beppe Severgnini, Corriere della Sera, 5 settembre 2020;
- Tamara Baris, treccani.it, 30 agosto 2020;
- Associazione Onnivoro, Ravenna e Dintorni, 27 agosto 2020;
- Giancarlo Currò, Rockerilla, agosto 2020;
- Chiara Stival, italian-directory.it, 9 agosto 2020;
- Marco Cantoni, YouTube, 5 agosto 2020;
- Live, 30 luglio 2020;
- Paola Zoppi, lucialibri.it, 29 luglio 2020;
- Luciana Scarcia (intervista), piuculture.it, 28 luglio 2020;
- Angelo Guglielmi, tuttolibri, 25 luglio 2020;
- Francesco Abate, L’Unione Sarda, 18 luglio 2020;
- Magda Crepas (intervista), liminarivista.it, luglio 2020;
- Diego Zandel, lincontro.news, 8 luglio 2020;
- Elvis Malaj, rivistastudio.com, 7 luglio 2020;
- Filippo La Porta, Robinson, 4 luglio 2020;
- Brikena Hatija, albanianews.it, 4 luglio 2020;
- Tommaso Giartosio (intervista), Fahrenheit, 2 luglio 2020;
- Cristina Celani, tropismi.it, 26 giugno 2020;
- Viviana Filippini, sulromanzo.it, 25 giugno 2020;
- Redazione, Corriere della Sera, 19 giugno 2020;
- Emanuela Chiriacò, zestletteraturasostenibile.com, 15 giugno 2020;
- Ermanno Paccagnini, la Lettura, 14 giugno 2020;
- Francesca Frediani, D di la Repubblica, 13 giugno 2020;
- Pierpaolo Moscatello, ilrifugiodellircocervo.com, 12 giugno 2020;
- Simonetta Bitasi, Gazzetta di Mantova, 12 giugno 2020;
- Federica Velonà (intervista), raicultura.it, 8 giugno 2020;
- progettogiovani.pd.it, 6 giugno 2020;
- lalibraiavirtuale.com, 28 maggio 2020;
- Redazione, La Nazione, 26 maggio 2020;
- Gabriele Ottaviani, convenzionali.wordpress.com, 26 maggio 2020;
- Elvis Malaj, Come è nato il romanzo, illibraio.it, 25 maggio 2020;
- style.corriere.it, 30 aprile 2020.
In evidenza
“Un camion zeppo di ferro da rivendere clandestinamente, qualche pietrata in testa dalla ragazza amata, un amico scrittore fuso come un copertone, e un pacchetto di sigarette perennemente perso o vuoto. Elvis Malaj è il genietto spiritoso e sagace autore de Il mare è rotondo (Rizzoli), recupero di un titolo di qualche mese fa che era d’obbligo rimettere sullo Scaffale.”
Davide Turrini e Ilaria Mauri, ilfattoquotidiano.it, 24 ottobre 2020
“In Il mare è rotondo, Elvis Malaj è in grado di frammentare la storia, perdendo il filo qua e là e indugiando nelle vicende parallele che rischiano di distogliere l’attenzione del lettore. Lo smarrimento linguistico provocato da parole albanesi nel testo, i dialoghi che terminano nel vuoto, rendono alla perfezione uno stato sentimentale d’inadeguatezza alla ricerca di un posto nel mondo.”
Fabrizia Gagliardi, flaneri.com, 7 settembre 2020
“Una storia esagerata, vulcanica e balcanica (che vuol dire una cultura, un sentire, un mondo, una concentrazione esplosiva di caratteri e guai).”
Tamara Baris, treccani.it, 30 agosto 2020
“Un romanzo italiano in cui l’Italia appare di sbieco, come un sogno. Malaj racconta benissimo la sua Albania, con una certa dose di sfrontatezza. […] Tratteggia un personaggio femminile molto caratterizzato e bellissimo, seppur inserendolo nel contesto di una società retrograda, patriarcale. Solo un giovane può riuscire a raccontare con questa lucidità e efficacia il presente, trasformare una storia canonica in qualcosa di nuovo, fresco, necessario.”
Marco Cantoni, YouTube, 5 agosto 2020;
“Il mare è rotondo del giovane Elvis Malaj è un romanzo ambizioso, sfida tutte le difficoltà della letteratura moderna (non per esperienza e conoscenza ma per vivace intuizione e innocente talento) e ne esce vincente.”
Angelo Guglielmi, tuttolibri, 25 luglio 2020
“Un libro impregnato di una vitalità sgangherata, picaresca, festosamente ‘barbarica’, che di solito associamo ai popoli balcanici e slavi, e che ritroviamo nei film di Kusturica e nelle musiche di Bregović.”
Filippo La Porta, Robinson, 4 luglio 2020
“Questo libro non lo dovete assolutamente perdere e dovete leggerlo con la mente aperta, come si fa quando si leggono le vignette satiriche.”
Brikena Hatija, albanianews.it, 4 luglio 2020
“Sono più storie quelle che, in una narrazione che ricorre ad andirivieni temporali e flashback, si intrecciano dentro i sogni di futuro dei personaggi. Storie che dicono d’una umanità […] che, anche nei momenti tragici (il carcere), Malaj avvolge in un’atmosfera di sorridente ma anche malinconica e persino di tenera ironia.”
Ermanno Paccagnini, la Lettura, 14 giugno 2020
“Il lettore è immediatamente coinvolto dalla quotidianità del protagonista e nella prospettiva testuale del suo spazio mai asfittico o costrittivo. Vive in un sistema circolare che accetta e comprende l’organizzazione sociale arcaica e la coniuga con quella moderna occidentale come meta concettuale del suo sogno. L’Italia è un desiderio febbrile ma addomesticato, che ha i suoi tempi di attesa e decantazione; uno spazio siderale che gocciola costantemente fino ad arrugginire il pensiero, e lavorare l’io; che gira in tondo, e immalinconisce la rubigine prima di scioglierla con un coup de théatre finale geniale.”
Emanuela Chiriacò, zestletteraturasostenibile.it, 15 giugno 2020
“Elvis Malaj […] ci convince con l’ampliamento del primo romanzo, picaresco, tenero, agro. Ujkan e Sulejman si lanciano in fallimentari operazioni imprenditoriali, le ragazze hanno un brutto carattere, il finale surreale viene da un caso di cronaca albanese. Non si dimentica.”
Francesca Frediani, D di la Repubblica, 13 giugno 2020
“Il bello sta nel tono: nell’atmosfera picaresca, nell’aria da meravigliosi sfigati che circonda i personaggi, nei guai che Ujkan deve passare per avere la sua ragazza. Il bello sta nei movimenti di macchina, in quegli slittamenti di punto di vista realizzati talmente bene che quasi non ce ne rendiamo conto e che ci permettono di vedere intorno a Ujkan una foresta di fuochi d’artificio, un’esplosione di vita. C’è un sacco di roba, qui dentro: e il fatto che sia così magistralmente contenuta in sole duecento pagine è qualcosa che non può non sorprendere.”
Pierpaolo Moscatello, ilrifugiodellircocervo.com, 12 giugno 202
“Il mare è rotondo sembra quasi un prequel di Dal mio terrazzo si vede casa tua, la raccolta di racconti con cui Elvis Malaj aveva esordito rivelandosi una delle voci più interessanti della narrativa italiana. Qui conferma il suo talento con una storia insieme stralunata ed estremamente reale, dove scopriamo il nostro paese visto dall’Albania e gli albanesi che vivono in Italia visti da quelli rimasti in patria. […] Elvis Malaj ha una scrittura dolce e potente, melaconconicamente ironica ed efficace e leggere il suo romanzo è un po’ come guardare il lunapark quando è ancora addormentato, con negli occhi le promesse delle luci e dei colori che lo animeranno.”
Simonetta Bitasi, Gazzetta di Mantova, 12 giugno 2020
“Il ritratto di un giovane romantico che trova nell’idea di emigrare un modo per rispondere alla questione di che fare della sua vita; sospeso tra Italia e Albania Elvis Malaj dà vita a un'epopea ricca di humour e originalità.”
Federica Velonà (intervista), raicultura.it, 8 giugno 2020
“La scrittura di Elvis Malaj è conseguente: pulita, scorrevole, irrituale, ha l’irruenza della gioventù e il virtuosismo senza età del narratore; di colui che sa vedere le storie, fuori di sé, e accoglierle dentro di sé per restituircele vitali: dopotutto, niente esiste al mondo se non provvediamo a fornirlo di una trama, di connessioni capaci di figliare un futuro. Questo è un libro da non perdere. Per me: da rileggere. Subito.”
lalibraiavirtuale.com, 28 maggio 2020
“Da leggere.”
Gabriele Ottaviani, convenzionali.wordpress.com, 26 maggio 2020;
“Elvis Malaj si era fatto notare già un paio di anni fa con la sua potente raccolta di racconti d’esordio […]. Ora con Il mare è rotondo, il suo primo romanzo, conferma di avere una voce e uno sguardo originale sull’Italia vista dall’Albania, suo paese d’origine.”
style.corriere.it, 30 aprile 2020
Torna a Elvis Malaj
Torna a Agenzia letteraria
|