Il Mucchio Selvaggio
Giuliano Boraso

Sono cresciuti nei servizi d'ordine della Sinistra extraparlamentare, nel segno dell'antifascismo militante/militare, nel mito della Resistenza incompiuta, dell'odio verso il«Pci traditore». Hanno «incendiato la prateria», dichiarando guerra a una società nemica, sostituendo alle parole i fatti: prima con le molotov e le mazze, poi con le P38 e i kalashnikov. Sono quelli di Prima Linea, quelli del «Mucchio Selvaggio». Protagonisti di qualcosa a metà tra un'organizzazione combattente e una banda armata, tra un gruppo di amici (e amanti) e un pugno di dissidenti della Sinistra extraparlamentare uscito dall'antagonismo diffuso degli anni Settanta per imboccare la via senza ritorno della lotta armata. Questa è la loro storia, poco autorizzata, per larghi tratti ancora inesplorata, capace di alimentare una lunga scia di sangue troppo in fretta cancellata dalla memoria del Paese.




chiudi