Il
Mucchio Selvaggio Sono cresciuti nei servizi d'ordine della Sinistra
extraparlamentare, nel segno dell'antifascismo militante/militare, nel
mito della Resistenza incompiuta, dell'odio verso il«Pci traditore».
Hanno «incendiato la prateria», dichiarando guerra a una società
nemica, sostituendo alle parole i fatti: prima con le molotov e le mazze,
poi con le P38 e i kalashnikov. Sono quelli di Prima Linea, quelli del
«Mucchio Selvaggio». Protagonisti di qualcosa a metà
tra un'organizzazione combattente e una banda armata, tra un gruppo di
amici (e amanti) e un pugno di dissidenti della Sinistra extraparlamentare
uscito dall'antagonismo diffuso degli anni Settanta per imboccare la via
senza ritorno della lotta armata. Questa è la loro storia, poco
autorizzata, per larghi tratti ancora inesplorata, capace di alimentare
una lunga scia di sangue troppo in fretta cancellata dalla memoria del
Paese. |